domenica 27 ottobre 2013

I miei soliloqui hanno a volte una colonna sonora - 5 (Una vita da mediano)

Era il 2000 (mese più, mese meno) e Luciano, fra musica e parole, evitava tutte le onomatopee che oggi rendono salata la terra e mi faceva sentire "lì, sempre lì, lì nel mezzo", perché "finché ce ne hai, finché ce ne hai, stai lì".

Ti ho preso troppo sul serio, sai? E se da un lato mi apprezzo per essere lì, "a coprire certe zone" (Ragusa, Santa Croce, Acicastello, oggi), mi sento davvero me stesso nel sentirmi dire di aver fatto il mediatore, mi ritrovo un po'... bisognoso di divano ritornato a Ragusa, dall'altro mi chiedo se non sia diventando un vezzo, una parte, se rinuncio per partito preso a quel guizzo, a quella fantasia, a quel virtuosismo che, ogni tanto, è concesso anche a chi "natura non [...] ha dato né lo spunto della punta né del dieci". Che peccato!

O no?

O è riflessione verso un nuovo equilibrio possibile?

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